Accordo Trump-Giappone: dazi al 15%, futuro incerto per l'UE

Crisi commerciale: UE e USA lontani da un accordo, Berlino apre a nuove strategie
Fonti europee gettano acqua sul fuoco riguardo alla possibilità di un accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti entro questa settimana. Le dichiarazioni arrivano in un momento di crescente tensione, con il Segretario al Commercio statunitense che ha ribadito la scadenza del 1° agosto come data vincolante per un'intesa. La situazione appare dunque assai complessa, con negoziati in salita e un'incertezza che pesa sulle economie transatlantiche.
"Improbabile un accordo in settimana", affermano fonti UE, sottolineando le profonde divergenze rimaste irrisolte. La complessità delle questioni in gioco, dagli aiuti di Stato alle barriere non tariffarie, sembra rendere difficile un compromesso rapido. Il tempo stringe, e l'atmosfera è carica di preoccupazione. La dichiarazione del Segretario al Commercio americano, che definisce il 1° agosto come una scadenza "vincolante", aggiunge ulteriore pressione sulla trattativa.
Intanto, Berlino apre alla possibilità di utilizzare uno strumento anticoercizione, un segnale di una crescente determinazione europea a difendere i propri interessi commerciali. Questa mossa potrebbe rappresentare una svolta significativa nei negoziati, suggerendo una maggiore disponibilità dell'UE a risposte più assertive in caso di mancato accordo. La strategia tedesca, in questo contesto, potrebbe influenzare l'atteggiamento complessivo dell'Unione.
Sul fronte americano, Donald Trump ha annunciato un accordo commerciale con il Giappone, che prevede l'imposizione di dazi del 15% su alcune merci. Questa decisione, presa in parallelo con i negoziati in corso con l'UE, evidenzia la complessità del quadro geopolitico e la priorità dell'amministrazione americana nel ridisegnare le proprie relazioni commerciali globali. L'accordo con Tokyo aggiunge ulteriore pressione sulla UE, che si trova a dover gestire sia la trattativa con gli USA che le conseguenze di altri accordi bilaterali.
Per l'Unione Europea, i negoziati si presentano quindi estremamente difficili. L'incertezza sul futuro delle relazioni commerciali transatlantiche genera preoccupazione tra le imprese europee, che attendono con ansia un segnale di chiarezza. La possibilità di una escalation protezionistica rappresenta uno scenario inquietante, con possibili ripercussioni negative sull'economia globale. Il cammino verso un accordo sembra ancora lungo e tortuoso.
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