Ecco una riformulazione del titolo: **Gergiev: "Caccia alle streghe senza precedenti", l'eco da Mosca.**

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Zakharova Sfrutta il Vangelo: "Non Date le Perle ai Porci" – Gergiev Denuncia "Persecuzione Inaudita" a Mosca
Mosca, [Data Odierna] – La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha suscitato polemiche e dibattiti accesi utilizzando una citazione biblica per commentare le crescenti sanzioni e restrizioni culturali imposte all'arte e agli artisti russi a livello internazionale. "Non date le perle ai porci," ha dichiarato Zakharova, alludendo al brano del Vangelo di Matteo (7:6), apparentemente riferendosi alla percezione russa di una mancanza di apprezzamento occidentale per il patrimonio culturale russo.
La controversa affermazione giunge mentre il direttore d'orchestra Valery Gergiev, figura di spicco nel panorama musicale russo e amico di lunga data del presidente Putin, ha denunciato una "persecuzione mai vista" nei confronti degli artisti russi. Gergiev, parlando da Mosca, ha espresso profonda preoccupazione per le cancellazioni di concerti e le dimissioni forzate che hanno colpito numerosi suoi colleghi a causa della loro nazionalità e, in alcuni casi, per il loro presunto sostegno al governo russo. BR"Questo clima di ostracismo è inaccettabile," ha affermato Gergiev. "L'arte dovrebbe essere un ponte tra le culture, non un terreno di conflitto."
Le dichiarazioni di Zakharova e Gergiev riflettono un crescente risentimento in Russia nei confronti di ciò che viene percepito come un tentativo di "cancellare" la cultura russa in risposta al conflitto in Ucraina. Le sanzioni hanno colpito non solo figure pubbliche, ma anche istituzioni culturali, musei e festival, sollevando interrogativi sulla legittimità e la portata di tali misure. BR
La polemica innescata dalle parole di Zakharova ha immediatamente generato un'ondata di reazioni sui social media, con accuse di cinismo e strumentalizzazione della religione. Altri, invece, hanno difeso la portavoce, sostenendo che la sua citazione riflette una frustrazione giustificata di fronte a un'ondata di russofobia percepita. Il dibattito continua a infuriare, evidenziando le profonde divisioni che la crisi ucraina ha creato anche nel mondo della cultura e dell'arte.BRPer approfondire il tema delle sanzioni culturali: Clicca qui
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