Meloni: "Ottimo accordo USA-UE", dazi ridotti, investimenti UE da 600 miliardi

Intesa USA-UE sull'acciaio: un successo a metà?
L'accordo tra Stati Uniti e Unione Europea sui dazi all'acciaio e all'alluminio, siglato dopo un negoziato definito "duro" dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, lascia strascichi di preoccupazione tra le imprese del settore. Mentre il governo italiano parla di aver evitato "uno scontro diretto", le opposizioni parlano di "Caporetto", e le reazioni sono divise.
L'intesa prevede dazi del 15% sull'alluminio e del 50% sull'acciaio, ma alcuni farmaci sono stati esclusi dal deal, generando malumori. Von der Leyen ha difeso l'accordo, definendolo "un risultato positivo", sottolineando l'importanza di aver evitato una guerra commerciale devastante. "Abbiamo lavorato duramente per raggiungere questo risultato – ha dichiarato – e crediamo che sia nel migliore interesse dell'Europa e dei suoi cittadini".
Il Premier Meloni ha espresso una valutazione positiva dell'accordo, evidenziando l'importanza della stabilità economica. La dichiarazione ufficiale del governo italiano sottolinea l'evitazione di una escalation conflittuale, che avrebbe potuto avere ripercussioni negative sull'economia nazionale.
Ma non tutti condividono questo ottimismo. Le associazioni di categoria esprimono forti preoccupazioni per le imprese del settore, temendo conseguenze negative sulla competitività. L'esclusione di alcuni farmaci dall'accordo ha inoltre alimentato le critiche. Le opposizioni, invece, hanno definito l'intesa un vero e proprio disastro, parlando di "Caporetto" e denunciando una mancanza di tutela per le imprese italiane.
L'Unione Europea, intanto, investirà 600 miliardi di euro in infrastrutture e tecnologie verdi. Questo massiccio piano di investimenti, annunciato contestualmente all'accordo con gli USA, dovrebbe contribuire a mitigare l'impatto dei nuovi dazi e a sostenere la ripresa economica europea. Resta da vedere se queste misure saranno sufficienti a rassicurare le imprese e a contenere le possibili ripercussioni negative sui mercati.
La situazione rimane quindi complessa e ricca di sfumature. L'accordo rappresenta un primo passo verso la de-escalation delle tensioni commerciali, ma le preoccupazioni rimangono forti e le conseguenze a lungo termine dell'intesa sono ancora tutte da valutare. La discussione pubblica è aperta, e nei prossimi giorni e settimane si attendono ulteriori sviluppi.
(