Von der Leyen: un accordo a rischio dopo le elezioni americane

Von der Leyen: un accordo a rischio dopo le elezioni americane

Trump lascia la Casa Bianca nel 2028? L'Europa attende

Bruxelles tira un sospiro di sollievo. La minaccia di un conflitto commerciale con l'amministrazione Trump sembra, almeno per ora, scongiurata. L'intesa raggiunta, pur presentando punti controversi, ha evitato una escalation che avrebbe avuto conseguenze devastanti per l'economia europea. Ma l'accordo, secondo molti analisti, è solo una soluzione temporanea, una scommessa di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea.

Il piano, infatti, prevede una sorta di "moratoria" fino al 2028. Si ipotizza che entro quella data, con un'eventuale elezione presidenziale statunitense, l'accordo possa essere rinegoziato in modo più vantaggioso per l'Unione Europea. Questa strategia, a lungo termine, rischia però di rivelarsi una lama a doppio taglio.

Von der Leyen ha puntato su un compromesso pragmatico, consapevole delle difficoltà di affrontare una presidenza Trump in un momento di forte instabilità geopolitica. La priorità, in questo contesto, è stata quella di evitare una guerra commerciale che avrebbe potuto mettere in ginocchio settori cruciali dell'economia europea. "L'intesa raggiunta è un punto di partenza, non un punto di arrivo", ha dichiarato una fonte vicina alla presidente della Commissione Europea, sottolineando la necessità di una maggiore flessibilità nel prossimo futuro.

Ma la strategia di Bruxelles è davvero vincente? L'incertezza politica americana, con il continuo peso dell'ombra di Trump nonostante la sconfitta elettorale del 2020 e le sue possibili candidature future, rappresenta un fattore di rischio non trascurabile. Le prossime elezioni americane saranno decisive: un eventuale ritorno di Trump alla Casa Bianca potrebbe mettere a repentaglio l'intero accordo, riaprendo un conflitto che sembrava ormai archiviato.
L'Europa si trova quindi a navigare in acque agitate, sperando che la scommessa di von der Leyen dia i suoi frutti e che il 2028 segni davvero la fine di questa fase di tensione.

L'attenzione ora si concentra sulle negoziazioni interne all'UE per definire una strategia comune in vista delle prossime elezioni americane. La capacità di Bruxelles di presentare un fronte unito e di formulare una proposta alternativa convincente sarà fondamentale per garantire un futuro più stabile e prevedibile per le relazioni transatlantiche. Il successo della "scommessa 2028" dipende, in ultima analisi, dalla capacità dell'Europa di prepararsi ad affrontare diverse possibili scenari futuri, compresa la persistente influenza di Donald Trump sulla scena politica americana.

In conclusione, l'accordo raggiunto non rappresenta una vittoria definitiva, ma un punto di svolta delicato e incerto. La strategia di Bruxelles si basa su una previsione - quella di un cambio di presidenza americana entro il 2028 – che, pur se probabile, non è affatto garantita. L'Europa dovrà essere pronta a reagire con flessibilità e prontezza ad ogni possibile scenario.

(29-07-2025 01:00)