Ecco un titolo riformulato: **Il Papa condanna la violenza come offesa alla dignità dell'uomo.**

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Papa Francesco lancia l'allarme: "Bulimia" di connessioni social sta ammalando la società
Città del Vaticano, [Data odierna] - Durante l'Udienza Generale di oggi, Papa Francesco ha espresso profonda preoccupazione per l'impatto dei social media sulla salute mentale e spirituale delle persone. Il Pontefice ha utilizzato un'espressione forte, parlando di una vera e propria "bulimia" di connessioni, un'ossessiva ricerca di interazione virtuale che sta, a suo dire, ammalando la società. BRBR"Siamo costantemente bombardati da informazioni e stimoli virtuali," ha detto il Papa, "e questo ci porta a trascurare le relazioni reali, il dialogo faccia a faccia, la cura degli altri. Questa bulimia di connessioni ci rende superficiali, insoddisfatti e vulnerabili alla violenza." BRBRIl Santo Padre ha poi sottolineato come questa iperconnessione possa contribuire ad alimentare fenomeni di bullismo e odio online, ribadendo con forza che "la violenza mortifica la dignità umana". Ha invitato i fedeli, e non solo, a un uso più consapevole e responsabile dei social media, privilegiando la qualità alla quantità e riscoprendo la bellezza dell'incontro autentico con il prossimo. BRBRIl Pontefice ha anche esortato le istituzioni educative e le famiglie a svolgere un ruolo attivo nell'educazione digitale dei giovani, insegnando loro a discernere le informazioni, a proteggersi dai pericoli online e a coltivare valori come il rispetto, l'empatia e la solidarietà. BRBRLa riflessione del Papa si inserisce in un dibattito sempre più acceso sull'influenza dei social media sulla vita delle persone, un tema che ha visto recentemente anche l'intervento di altre figure di spicco del mondo accademico e della psicologia. Un link utile per approfondire questo argomento è Unicef Italia - Cyberbullismo, dove si possono trovare informazioni e risorse utili per affrontare le sfide del mondo digitale.BRDurante l'udienza, il Papa ha pregato per le vittime della violenza e per tutti coloro che soffrono a causa dell'isolamento e della solitudine, esortando tutti a essere costruttori di pace e di fraternità.
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