Ecco un'opzione: **Martina Oppelli: fine vita in Svizzera, addio oggi.**

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Martina Oppelli, 50 anni, muore in Svizzera: il suo appello per una legge sul suicidio assistito
Trieste - Si è spenta oggi in Svizzera Martina Oppelli, 50 anni, originaria di Trieste, dopo aver scelto il suicidio assistito. La sua storia, segnata da una grave malattia degenerativa, aveva acceso un faro sul dibattito delicato e complesso del fine vita in Italia.
Oppelli, che da tempo si batteva per il riconoscimento del diritto al suicidio assistito, aveva visto respingere per ben tre volte la sua richiesta di accesso a tale pratica da parte dell'Azienda sanitaria locale. Nonostante ciò, non si è mai arresa nel suo appello: "Ogni dolore va rispettato", aveva dichiarato più volte, chiedendo a gran voce l'introduzione di una "norma sensata" che regolamenti il suicidio assistito nel nostro Paese.
La sua vicenda ha riaperto la ferita di un tema divisivo, quello del diritto all'autodeterminazione e della dignità della persona di fronte alla sofferenza. Il suo caso è un monito per la politica italiana, chiamata a confrontarsi con una realtà che non può più essere ignorata. Il dibattito sul fine vita è urgente e necessario, affinché si possa giungere a una legislazione che tuteli le persone che, come Martina, si trovano a vivere una condizione di dolore insopportabile.
La storia di Martina Oppelli non è solo una cronaca di una morte annunciata, ma anche un grido di speranza affinché il suo dolore e la sua battaglia non siano vani. La sua voce, ora spenta, continua a risuonare nel cuore di chi crede nel diritto di scegliere come affrontare la fine della propria vita.
BR
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