Gaza: Ex-vertici della sicurezza israeliana premono su Trump per un cessate il fuoco.

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Richiesta di Accordo per la Liberazione degli Ostaggi: Appello da 600 Ex Capi della Sicurezza Israeliana
Un appello congiunto di 600 tra ex generali dell'esercito israeliano (IDF), del Mossad, dello Shin Bet, della polizia e di altri corpi diplomatici scuote Israele: secondo loro, l'unica via percorribile per la liberazione degli ostaggi nelle mani di Hamas è attraverso un accordo. Questa presa di posizione, che giunge in un momento di intensa pressione interna e internazionale, sottolinea una crescente spaccatura sull'approccio da adottare per risolvere la crisi.
La lettera aperta, pubblicata questa settimana, evidenzia come la prosecuzione delle operazioni militari a Gaza, pur perseguendo obiettivi strategici, metta a rischio la vita degli ostaggi e alimenti un ciclo di violenza senza fine. L'ex comandante del Mossad, ha dichiarato che "il tempo stringe e ogni giorno perso aumenta il pericolo per la vita dei nostri cari. Un accordo è doloroso, ma necessario".
Parallelamente, crescono le voci che sollecitano un intervento diretto da parte di figure influenti a livello globale. Diversi ex capi della sicurezza israeliana hanno rivolto un appello specifico a Donald Trump affinché convinca il Primo Ministro Netanyahu a cessare le ostilità e a concentrarsi su una soluzione diplomatica. Secondo questi esperti, la capacità di Trump di influenzare Netanyahu potrebbe rappresentare una svolta decisiva nella ricerca di una via d'uscita dal conflitto.
Intanto, il braccio di ferro tra Israele e Hamas continua senza sosta, con notizie che giungono da Gaza che descrivono una situazione umanitaria sempre più critica. La pressione internazionale aumenta, ma la strada verso un accordo appare ancora lunga e tortuosa. La speranza, secondo i firmatari dell'appello, risiede nella volontà di anteporre la vita degli ostaggi a qualsiasi altra considerazione.
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