Taxi e Ncc, il Tar annulla il decreto Salvini: "Incongruenze sul registro di servizio". Reazione di Forza Italia: "Necessario un intervento".

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BATTAGLIA NCC-TAXI, IL TAR SMONTA IL DECRETO SALVINI: "LIMITA IL LAVORO DEI NOLEGGI CON CONDUCENTE"
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) ha emesso una sentenza che scuote il mondo dei trasporti pubblici non di linea, demolendo alcune delle norme contenute nel decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le disposizioni, da subito contestate, miravano a regolamentare il settore del noleggio con conducente (NCC) e, secondo i giudici, finivano per penalizzare eccessivamente questa categoria a vantaggio dei tassisti.
Al centro della discordia il cosiddetto "foglio di servizio", considerato dal TAR un'ingiustificata restrizione alla libertà di impresa degli NCC. La sentenza afferma chiaramente che il decreto, nella sua formulazione, limita la capacità operativa dei noleggi con conducente, creando un danno economico significativo e alterando la concorrenza nel mercato. Le motivazioni del TAR sono nette: il provvedimento ministeriale, anziché disciplinare il settore, lo ingessa, rendendo difficile per gli NCC svolgere il proprio lavoro in modo efficiente e competitivo.
La reazione politica non si è fatta attendere. Forza Italia, attraverso un comunicato, ha espresso soddisfazione per la decisione del TAR e ha invocato una revisione urgente della normativa. “Ora è necessario un intervento legislativo che riequilibri il sistema e garantisca pari opportunità a tutti gli operatori del settore”, si legge nella nota. Il partito chiede che si apra un tavolo di confronto con tutte le parti coinvolte per trovare una soluzione condivisa e sostenibile. La vicenda è destinata a infiammare ulteriormente il dibattito sul futuro dei trasporti pubblici non di linea in Italia, con la contrapposizione tra NCC e tassisti che si fa sempre più accesa.
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