**Jeans in Pubblicità Shock: Accuse di Simboli Razzisti Infiammano l'America, Trump Approva.**

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Jeans & Geni: Una Campagna Pubblicitaria Accende il Dibattito in America

La nuova campagna pubblicitaria di un noto brand di denim sta scatenando un vero e proprio terremoto negli Stati Uniti. Il fulcro della controversia? L'omofonia tra le parole "jeans" e "genes" (geni), utilizzata in maniera giudicata da molti ambigua e potenzialmente allusiva a ideologie suprematiste. BR Tutto è iniziato con lo spot che vede protagonista la modella Sydney Sweeney, che è diventato subito virale. La campagna, apparentemente innocua, ha però sollevato un polverone di critiche, soprattutto sui social media. BR A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato poi Donald Trump Jr., il primogenito dell'ex presidente, che ha postato una foto ritoccata del padre, Donald Trump, vestito con lo stesso completo di jeans indossato da Sweeney nello spot. Un gesto interpretato da molti come un endorsement non troppo velato della campagna e delle sue possibili implicazioni ideologiche. BR La reazione del diretto interessato, Donald Trump, non si è fatta attendere. L'ex presidente ha commentato l'immagine con un lapidario: "Mi piace!". Un'affermazione che ha ulteriormente alimentato le polemiche e diviso il pubblico americano. BR Le accuse di allusioni al suprematismo sono state veementemente respinte dal brand di denim, che ha ribadito la sua estraneità a qualsiasi tipo di ideologia discriminatoria. Tuttavia, la tempesta mediatica sembra tutt'altro che placata. BR Resta da vedere se questa controversia avrà un impatto negativo sulle vendite del brand o se, al contrario, la pubblicità negativa si tradurrà in un aumento dell'attenzione e, di conseguenza, delle vendite. Il dibattito infuria, e il confine tra marketing geniale e passo falso ideologico appare sempre più sottile. ```

(05-08-2025 16:38)