**Israele: la Generazione Z si allontana da Netanyahu e dal Likud.**
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La Crepa nei MAGA: Giovani Repubblicani Voltano le Spalle a Netanyahu
Oltreoceano, si scava un fossato inaspettato nel cuore della base repubblicana. La campagna militare israeliana a Gaza, quest'anno, sembra aver innescato una reazione inaspettata: un numero crescente di giovani elettori repubblicani, tradizionalmente vicini alle posizioni pro-Israele, sta prendendo le distanze dall'operato del governo Netanyahu. BR
La spaccatura è particolarmente evidente tra gli under trenta che costituiscono una parte significativa della base elettorale legata all'ex Presidente Trump, il movimento "MAGA". BR Questa generazione, cresciuta con un accesso costante all'informazione e una sensibilità spiccata per le questioni umanitarie, si dimostra sempre più critica nei confronti delle azioni militari israeliane, percependo un'eccessiva sproporzione nella risposta al conflitto. BR
Alcuni sondaggi interni commissionati da think tank conservatori, benché non pubblici, suggeriscono una crescita esponenziale del dissenso tra i giovani repubblicani. Le immagini provenienti da Gaza, la portata delle vittime civili e le accuse di violazioni del diritto internazionale sembrano aver eroso il sostegno che tradizionalmente questo elettorato riservava a Israele. BR
"Non possiamo più ignorare le sofferenze della popolazione palestinese," ha dichiarato durante una tavola rotonda, organizzata da un'associazione giovanile repubblicana del Midwest, una studentessa universitaria che ha preferito rimanere anonima. "Sostenere Israele non significa avallare ogni singola azione del suo governo." BR
Questo cambio di rotta potrebbe avere implicazioni significative per il futuro politico, sia interno che esterno, degli Stati Uniti. Il partito Repubblicano dovrà necessariamente tenere conto di questo dissenso interno per evitare di alienare una parte importante della sua base elettorale, soprattutto in vista delle prossime elezioni. La "crepa nei MAGA" potrebbe rappresentare un punto di svolta nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele.
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