**Israele: la generazione Z si ribella a Netanyahu?**

```html
La Frattura nella Base MAGA: Giovani Repubblicani Voltano le Spalle a Netanyahu
Washington, D.C. - La campagna militare israeliana a Gaza sta generando onde d'urto inaspettate anche all'interno della politica americana. Un numero crescente di giovani elettori repubblicani, tradizionalmente allineati con le posizioni pro-Israele, sta esprimendo un dissenso crescente nei confronti delle azioni del governo Netanyahu, creando una crepa significativa nella base MAGA (Make America Great Again).
Il sostegno incondizionato a Israele, un tempo pilastro della piattaforma repubblicana, sembra vacillare tra i giovani. "Ho sempre ammirato Israele, ma quello che sta succedendo a Gaza è inaccettabile," ha dichiarato Sarah Miller, studentessa universitaria e attiva sostenitrice del Partito Repubblicano durante le ultime elezioni. "Non posso più ignorare le immagini che vedo ogni giorno e le storie di sofferenza. Non si tratta di essere anti-Israele, ma di difendere i diritti umani."BRQuesto sentimento è ampiamente diffuso tra i repubblicani sotto i trent'anni, come emerge da sondaggi interni commissionati da diverse organizzazioni giovanili repubblicane. Sebbene i dati completi non siano ancora pubblici, le prime anticipazioni indicano un calo significativo del sostegno incondizionato a Israele tra questa fascia d'età rispetto a generazioni precedenti.BR"La narrativa tradizionale non funziona più con i giovani," spiega Mark Thompson, analista politico specializzato nel voto giovanile. "Sono cresciuti con l'accesso immediato alle informazioni e sono meno inclini ad accettare acriticamente le posizioni del partito. Vogliono vedere prove, vogliono sentire le storie di tutte le persone coinvolte e, soprattutto, vogliono vedere che i loro leader si preoccupano dei diritti umani a livello globale."
La crescente insoddisfazione dei giovani repubblicani potrebbe avere implicazioni significative per il futuro del partito, soprattutto in vista delle prossime elezioni. Se questa tendenza dovesse persistere, i leader repubblicani dovranno riconsiderare attentamente la loro posizione sulla questione israelo-palestinese per evitare di alienare una parte importante della loro base elettorale.
Resta da vedere se questa "crepa" si trasformerà in una vera e propria frattura, ma una cosa è certa: il sostegno incondizionato a Israele non è più una certezza, nemmeno tra i giovani repubblicani.
```(