Ecco un titolo alternativo: **"Accesa luce verde alla transizione ecologica dell'ex Ilva"**
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Accordo Decarbonizzazione Ex Ilva: Ombre sui Tempi e sulla Localizzazione degli Impianti
La recente approvazione del piano di decarbonizzazione dell'ex Ilva di Taranto ha sollevato un coro di approvazioni, ma anche acceso il dibattito su alcune criticità ancora irrisolte. Sebbene il via libera rappresenti un passo avanti nella transizione verso un'acciaieria più sostenibile, persistono dubbi significativi sui tempi e sulle modalità di implementazione.BRBRIl punto più controverso riguarda la mancanza di un cronoprogramma dettagliato per la riconversione ecologica del sito. L'accordo, infatti, non specifica quando i vecchi impianti saranno dismessi e i nuovi forni elettrici ad arco (FEA) entreranno in funzione. Questa incertezza temporale genera preoccupazione tra i lavoratori e la comunità locale, timorosi di potenziali impatti occupazionali e ambientali.BRBRUn'altra questione spinosa è la localizzazione degli impianti necessari per alimentare i nuovi FEA. L'elettrificazione del processo produttivo richiede ingenti quantità di energia elettrica, e la scelta della fonte di approvvigionamento e dell'ubicazione degli impianti (ad esempio, eventuali parchi eolici o fotovoltaici) non è stata ancora definita con chiarezza. Questo vuoto informativo alimenta speculazioni e timori legati all'impatto paesaggistico e sulla salute dei residenti.BRBRDiversi esperti del settore hanno sottolineato la necessità di maggiore trasparenza e di un coinvolgimento più attivo delle parti interessate nel processo decisionale. Solo attraverso un dialogo aperto e costruttivo sarà possibile superare le criticità e garantire una transizione ecologica giusta e sostenibile per l'ex Ilva e per l'intera comunità tarantina. Il Ministero dell'Ambiente ha promesso ulteriori chiarimenti nelle prossime settimane, ma la strada verso una decarbonizzazione completa appare ancora lunga e complessa.
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