Guerra commerciale: Trump rinvia di tre mesi le tariffe cinesi

Trattative USA-Cina: proroga della tregua tariffaria, ma timori per l'economia
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina subisce una nuova, temporanea, battuta d'arresto. L'amministrazione Trump ha deciso di prorogare di 90 giorni la tregua sulle tariffe, concedendo così più tempo per negoziare un accordo. Questa decisione, annunciata dopo un incontro tra il presidente Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping, ha sollevato un'ondata di reazioni contrastanti.Da un lato, la proroga offre un respiro a numerose aziende americane ed internazionali che operano nel mercato cinese, scongiurando l'aumento dei dazi che avrebbe potuto mettere a rischio la loro redditività.Tuttavia, l'accordo non è privo di controindicazioni. Nvidia e AMD, due giganti del settore dei semiconduttori, dovranno versare agli Stati Uniti il 15% delle loro vendite di chip in Cina. Una misura che, seppur presentata come un compromesso, evidenzia la pressione esercitata dagli USA sul settore tecnologico.
Questa situazione non rassicura la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer, che ha espresso forti preoccupazioni per le possibili ripercussioni sul settore automobilistico. "Perderemo posti di lavoro nel settore auto", ha dichiarato, sottolineando l'interdipendenza tra l'economia americana e il mercato cinese. La governatrice ha messo in luce come i dazi possano innescare un effetto domino, con conseguenze negative sull'occupazione.
Anche l'accordo sulla maggiore importazione di soia dagli Stati Uniti in Cina, annunciato dallo stesso Trump, non basta a placare le ansie. Il settore agricolo americano, duramente colpito dalla guerra commerciale, ha accolto positivamente la notizia, ma la soluzione appare parziale e non risolve i problemi strutturali della disputa.
La proroga di 90 giorni rappresenta una tregua temporanea, un lasso di tempo che deve essere utilizzato per raggiungere un accordo più ampio e duraturo. Il rischio di un'escalation delle tensioni rimane concreto, soprattutto se le negoziazioni non riusciranno a sbloccare le questioni cruciali ancora irrisolte. L'incertezza per il futuro del commercio globale, quindi, persiste. La situazione richiede una attenta osservazione e attende sviluppi nelle prossime settimane.
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