**Israele paralizzata: stop nazionale per la liberazione degli ostaggi.**

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Sciopero Generale in Israele Domani: Appello Disperato del Forum delle Famiglie per la Liberazione degli Ostaggi
Gerusalemme, Oggi - Il Forum delle Famiglie degli Ostaggi e Dispersi ha indetto uno sciopero generale per domani, in tutto Israele, in un appello drammatico e sentito alla liberazione immediata dei propri cari ancora prigionieri a Gaza. La decisione, annunciata in una conferenza stampa a Tel Aviv, giunge dopo settimane di frustrazione e crescente disperazione per la mancanza di progressi concreti nei negoziati.
Un portavoce del Forum ha dichiarato: "Siamo di fronte a una situazione insostenibile. Ogni giorno che passa è un giorno in più di sofferenza per i nostri figli, mariti, mogli, genitori, fratelli e sorelle. Non possiamo più rimanere in silenzio. Dobbiamo far sentire la nostra voce con tutta la forza possibile." BR
Lo sciopero, che inizierà alle prime ore del mattino, coinvolgerà diversi settori dell'economia israeliana. Il Forum delle Famiglie ha chiesto a tutte le aziende, negozi, scuole e uffici di sospendere le attività in segno di solidarietà. Numerose organizzazioni civili e sindacati hanno già aderito all'iniziativa, promettendo il loro pieno sostegno. BR
La manifestazione principale si terrà a Tel Aviv, dove è previsto un corteo che partirà dalla Piazza Rabin e si concluderà di fronte al Ministero della Difesa. I partecipanti porteranno striscioni e cartelli con le foto degli ostaggi, chiedendo al governo israeliano e alla comunità internazionale di intensificare gli sforzi per garantire il loro rilascio. BR
Il Forum delle Famiglie ha sottolineato che lo sciopero non è un atto di protesta contro il governo, ma un tentativo disperato di attirare l'attenzione sulla tragedia che stanno vivendo. "Il nostro unico obiettivo è riportare a casa i nostri cari", ha ribadito il portavoce. "Siamo pronti a fare tutto il necessario per raggiungere questo obiettivo." BR
L'iniziativa ha ricevuto il sostegno di diverse figure politiche, sia all'interno che all'esterno della coalizione di governo. Molti parlamentari hanno espresso la loro solidarietà alle famiglie degli ostaggi e hanno promesso di fare tutto il possibile per aiutarle. Resta da vedere quale sarà l'impatto concreto dello sciopero, ma è chiaro che la questione degli ostaggi rimane una priorità assoluta per l'opinione pubblica israeliana. BR
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