Ostetrica sostenitrice del parto a domicilio, "Bibi" in manette: decesso neonatale le costa l'accusa di omicidio colposo.

Ostetrica sostenitrice del parto a domicilio, "Bibi" in manette: decesso neonatale le costa l

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Arrestata in Australia "Bibi", l'ostetrica italiana al centro di un acceso dibattito sul parto in casa

Parma/Australia - Una notizia che ha scosso la comunità italiana, soprattutto quella legata al mondo del parto naturale e del home birth. Un'ostetrica italiana, conosciuta online come "Bibi", da anni residente in Australia, è stata arrestata con l'accusa di omicidio colposo in relazione alla morte di un neonato avvenuta durante un parto assistito a domicilio.

La notizia, inizialmente diffusa da fonti locali australiane, ha rapidamente raggiunto l'Italia, dove era seguita da un vasto pubblico attraverso i social media. L'ostetrica, laureata a Parma, era nota per le sue posizioni forti a favore del parto in casa e per i suoi corsi online rivolti a future mamme.

Ad amplificare la risonanza della vicenda nel nostro paese è stata la scrittrice Francesca Bubba, autrice di inchieste che, negli anni, hanno sollevato interrogativi sulla sua pratica professionale e sulla sicurezza del parto in contesti non ospedalieri. La Bubba, attraverso i suoi canali social, ha contribuito a rilanciare la notizia, alimentando un dibattito già acceso sulla medicalizzazione del parto e sulle alternative "naturali".

Le autorità australiane stanno conducendo le indagini per accertare le responsabilità dell'ostetrica nella morte del neonato. Al momento, non sono stati rilasciati ulteriori dettagli sull'accaduto, ma si prevede che il caso aprirà un'ampia discussione sulle normative che regolano la professione di ostetrica e sulla sicurezza del parto a domicilio, sia in Australia che in Italia. Un tema delicato che divide opinioni e che richiede un'analisi approfondita e bilanciata. Per ulteriori informazioni, si rimanda al sito web del Australian College of Midwives.

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(16-08-2025 11:30)