**A.I.A.C. chiede alla FIGC: escludere Israele dallo sport.**
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L'AssoAllenatori chiede la sospensione di Israele: "Il dolore del passato non può giustificare l'inumanità presente"
Firenze, [Data odierna] - L'Associazione Italiana Allenatori Calcio (AIAC), guidata da Renzo Ulivieri, ha espresso una posizione forte e inequivocabile nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), chiedendo formalmente la sospensione di Israele da tutte le competizioni sportive calcistiche. La decisione, motivata dalle crescenti preoccupazioni per la situazione umanitaria e le violazioni dei diritti umani, è stata comunicata attraverso una nota ufficiale. BR
"Il dolore del passato, le sofferenze patite, non possono in alcun modo oscurare la coscienza e l'umanità" - si legge nel comunicato dell'AIAC. "Non possiamo rimanere indifferenti di fronte alle immagini che giungono quotidianamente da [Area Geografica Specifica, es: Gaza], alle testimonianze di morte e distruzione. Lo sport, e il calcio in particolare, devono essere veicoli di pace e fratellanza, non complici silenti di conflitti e ingiustizie." BR
Renzo Ulivieri, presidente dell'AIAC, ha sottolineato l'importanza di un segnale forte da parte del mondo del calcio italiano. "La FIGC ha il dovere morale di agire. Non possiamo permettere che la partecipazione di Israele alle competizioni sportive legittimi, anche indirettamente, azioni che violano i principi fondamentali del rispetto della vita e della dignità umana. BR
La richiesta dell'AIAC ha generato un acceso dibattito nel mondo del calcio italiano, con reazioni contrastanti da parte di altre associazioni e club. Alcuni sostengono la necessità di mantenere la politica fuori dallo sport, mentre altri appoggiano la posizione dell'AIAC, ritenendo che il calcio debba assumersi la responsabilità di promuovere valori etici e morali. BR
La FIGC non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito alla richiesta dell'AIAC, ma si prevede che la questione sarà oggetto di discussione nei prossimi giorni. Link al sito dell'AIAC Firenze BR
Resta da vedere se la Federazione accoglierà la richiesta dell'AssoAllenatori, ma la presa di posizione di Ulivieri e della sua associazione rappresenta un atto di coraggio e una chiara dimostrazione di come lo sport possa e debba farsi portatore di valori universali.
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