Ecco un'opzione: **Caso Leoncavallo, Sala (sindaco): "Nessuna comunicazione preventiva"**

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"Lavoravamo per risolvere, sfratto anticipato" - Leoncavallo, il sindaco Sala: non ci hanno avvertito
La storica autogestione del Leoncavallo a Milano è stata scossa da un evento inatteso: lo sfratto anticipato. La notizia ha colto di sorpresa non solo gli occupanti dello spazio, ma anche, a quanto pare, l'amministrazione comunale.
Fonti interne al Leoncavallo dichiarano: "Stavamo lavorando attivamente per trovare una soluzione condivisa con le istituzioni, per regolarizzare la situazione e garantire la continuità delle attività sociali e culturali che portiamo avanti da anni. Questo sfratto anticipato è un fulmine a ciel sereno". La delusione e la frustrazione sono palpabili, soprattutto perché, a loro dire, si stavano aprendo spiragli di dialogo.
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha espresso stupore e disappunto. "Non siamo stati avvertiti di questa decisione", ha dichiarato. "Stavamo seguendo la vicenda e cercando di mediare per trovare una soluzione che tenesse conto della storia e del valore sociale del Leoncavallo. È incomprensibile che si sia proceduto in questo modo senza alcun preavviso al Comune".
La situazione resta tesa. Da un lato, il Leoncavallo rivendica il proprio ruolo di aggregatore sociale e culturale, offrendo spazi e opportunità a realtà marginalizzate. Dall'altro, la proprietà e le istituzioni sembrano determinate a far rispettare le normative vigenti.
Il futuro del Leoncavallo, uno dei centri sociali autogestiti più longevi d'Italia, è ora più incerto che mai.
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