Teatro Leoncavallo: Bisio contro lo sfratto, "Milano non uccida un simbolo".

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Leoncavallo a Rischio Sfratto: Bisio Lancia l'Allarme
"Ci sono cresciuto dentro e ricordo tutto benissimo fin dal 1975, la prima sede che era al Casoretto, che era il mio quartiere". Queste le parole cariche di emozione con cui Claudio Bisio commenta la notizia dello sfratto imminente del Leoncavallo, storico centro sociale milanese.
L'attore, da sempre vicino alle realtà culturali alternative della città, ha espresso forte preoccupazione per il futuro di questo spazio autogestito, diventato nel corso dei decenni un punto di riferimento per generazioni di giovani e artisti. Bisio definisce lo sfratto una "prova di forza" e lancia un appello diretto al Comune di Milano: "Non lo faccia morire".
Le vicende del Leoncavallo, tra contestazioni e attività culturali, sono state spesso al centro del dibattito cittadino. Quest'anno, la minaccia di sfratto ha riacceso i riflettori sulla sua importanza nel tessuto sociale milanese. Le attività del Leoncavallo offrono spazi per concerti, mostre, dibattiti e laboratori, rappresentando un'alternativa culturale significativa per molti, in particolare per i giovani che faticano a trovare spazi di espressione e aggregazione.
La decisione di sfrattare il Leoncavallo ha sollevato un'ondata di proteste e prese di posizione da parte di artisti, intellettuali e semplici cittadini, che temono la perdita di un patrimonio culturale e sociale unico.
Bisio non è l'unico ad aver espresso solidarietà al Leoncavallo. Numerose personalità del mondo dello spettacolo e della cultura si sono unite al coro di voci che chiedono al Comune di Milano di intervenire per trovare una soluzione che eviti la chiusura definitiva del centro sociale.
Al momento, la situazione resta in bilico, e il futuro del Leoncavallo è incerto. La speranza è che le istituzioni sappiano ascoltare le voci di chi, come Claudio Bisio, ha a cuore la storia e il valore di questo spazio per la città di Milano. Ulteriori sviluppi sono attesi nei prossimi giorni. Per restare aggiornati sulla vicenda, si consiglia di seguire i canali di informazione locali.
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