Santanchè sotto accusa: Schlein punta il dito sulle bollette
Santanchè salva dalla sfiducia, ma la bufera non è sopita
La Camera ha respinto oggi la mozione di sfiducia presentata contro Daniela Santanchè, ministro del Turismo. Un risultato che, seppur atteso vista la maggioranza di centrodestra, non spegne le polemiche che da settimane infiammano il dibattito politico. La ministra, al centro di numerose accuse legate alla gestione delle sue attività imprenditoriali, ha dichiarato che valuterà le proprie dimissioni solo dopo la prossima udienza in Senato, fissata per il inserire qui data udienza Senato.
"Valuterò attentamente la situazione dopo la prossima udienza, ma al momento la mia priorità resta il lavoro per il Paese e il settore turistico", ha affermato Santanchè in una breve dichiarazione ai giornalisti, lasciando aperta la possibilità di un passo indietro.
Duro l'attacco del leader di Azione, Carlo Calenda, che ha definito il voto "una vergogna per il Parlamento". "La maggioranza ha difeso una ministra sotto inchiesta, dimostrando una totale mancanza di rispetto per le istituzioni e per gli italiani", ha aggiunto, ribadendo la necessità di una maggiore trasparenza e di una netta presa di posizione contro ogni forma di conflitto di interesse.
Anche la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha espresso la propria delusione per l'esito del voto, lanciando una frecciata pungente: "Difendono le borsette, chi difende gli italiani dalle bollette?", facendo riferimento alle accuse di irregolarità finanziarie che coinvolgono Santanchè e evidenziando la preoccupante situazione economica che sta vivendo il paese.
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, ha usato toni ancora più accesi: "Vergognatevi! Siete responsabili di un disastro morale. Questa maggioranza ha dimostrato di essere più interessata a proteggere i propri alleati che a difendere l'interesse pubblico." La sua presa di posizione ha ulteriormente acceso i toni del dibattito, con il centrodestra pronto a respingere le accuse di proteggere la ministra a tutti i costi.
La vicenda Santanchè resta dunque aperta. Il futuro della ministra del Turismo appare ancora incerto, e la questione continuerà a dominare il dibattito politico nelle prossime settimane. La pressione dell'opposizione non accenna a diminuire, mentre il governo dovrà affrontare le conseguenze politiche di questa difficile situazione.
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