Slovic mette in guardia: "Il rischio nucleare incombe".

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L'incubo nucleare: la ragione basterà a fermare l'apocalisse? Lo psicologo Slovic lancia l'allarme
Il mondo trattiene il fiato. Mentre i leader politici ribadiscono che la ragione e la deterrenza reciproca sono le armi più efficaci contro una guerra nucleare, le parole dello psicologo americano Paul Slovic suonano come un campanello d'allarme. La sua analisi, lucida e spietata, scuote le fondamenta di questa fragile fiducia.
Slovic, esperto di percezione del rischio, avverte: "La decisione finale, quella che potrebbe scatenare l'inferno, non sarà frutto di un calcolo razionale e ponderato. Sarà una decisione improvvisa, impulsiva e guidata dalle emozioni."BRQuesto scenario, secondo Slovic, rende l'uso della Bomba molto più vicino di quanto si possa immaginare. Il suo ragionamento si basa sullo studio dei meccanismi psicologici che entrano in gioco in situazioni di crisi estrema.
Le paure, l'orgoglio, la rabbia, il desiderio di vendetta: sono queste le forze irrazionali che potrebbero prendere il sopravvento in un momento di escalation, oscurando la fredda logica della deterrenza.BR "Quando si è sotto pressione – spiega Slovic – la capacità di valutare razionalmente le conseguenze a lungo termine diminuisce drasticamente. Si reagisce d'istinto, guidati dalle emozioni del momento."
L'allarme di Slovic non è isolato. Molti esperti concordano sul fatto che la retorica aggressiva e la crescente instabilità geopolitica aumentano il rischio di un errore fatale. La domanda che tutti si pongono è: siamo davvero sicuri che la ragione basterà a frenare la follia? Le parole di Slovic ci invitano a non abbassare la guardia e a riflettere sulle implicazioni psicologiche di una crisi nucleare. Leggi un articolo correlato
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