Presidenziali romene: scontro tra euroscettici e filo-europei
Romania al voto: Simion in testa secondo gli exit poll
Bucarest, 26 novembre 2023 - Le urne si sono chiuse in Romania e i primi exit poll confermano un trend delineatosi già nei sondaggi pre-elettorali: Marcel Ciolacu, attuale Primo Ministro, e Klaus Iohannis, Presidente uscente, sembrano essere in una situazione difficile. A guidare le preferenze, secondo le prime proiezioni diffuse da diverse agenzie, è George Simion, leader del partito di estrema destra AUR, appoggiato dal controverso politico Diana Şoşoacă.
Questa tornata elettorale, ripetizione delle elezioni presidenziali annullate a novembre a causa di irregolarità, si configura come una vera e propria sfida tra due anime della Romania: da un lato, il nazionalismo di Simion, che ha fatto leva su temi identitari e anti-UE, e dall'altro, le forze più moderate e pro-europee, rappresentate, in maniera meno decisa del previsto, da Ciolacu e Iohannis. La campagna elettorale è stata caratterizzata da toni accesi e da un acceso dibattito sulle politiche interne ed estere del paese, con particolare attenzione al ruolo della Romania nell'Unione Europea e alle questioni relative all'immigrazione.
Secondo gli exit poll, Simion avrebbe ottenuto un vantaggio significativo, seppur non travolgente, sugli altri candidati. La percentuale precisa è ancora oggetto di discussione tra le diverse agenzie, ma pare che si attesti in una forchetta che potrebbe garantire al candidato di destra la vittoria al primo turno. È fondamentale attendere i risultati ufficiali, che verranno resi noti nelle prossime ore, per avere un quadro completo e certo della situazione.
L'esito delle elezioni avrà profonde ripercussioni sul futuro della Romania, influenzando le politiche interne, i rapporti con l'Unione Europea e il ruolo del paese nella scena geopolitca internazionale. La tensione resta alta, con l'attesa dei dati definitivi che tiene col fiato sospeso l'intera nazione.
Seguiranno aggiornamenti.
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