Nessun accordo prima di un Putin-Zelensky a Mosca

Nessun accordo prima di un Putin-Zelensky a Mosca

Mosca pone il veto: nessun Putin-Zelensky senza scambio di 1000 prigionieri

La situazione in Ucraina rimane bloccata su un punto cruciale: lo scambio di prigionieri. Secondo fonti del Cremlino, riportate da diverse agenzie di stampa internazionali, la prosecuzione dei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, e un eventuale incontro tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, è subordinata allo scambio di ben mille prigionieri di guerra.

Un portavoce del ministero degli Esteri russo ha dichiarato che questa condizione è "non negoziabile" e rappresenta un "prerequisito fondamentale" per qualsiasi progresso nel processo negoziale. La dichiarazione sottolinea la necessità di un gesto di buona fede da parte di Kiev prima di considerare ulteriori aperture diplomatiche. La mancanza di questo scambio, secondo Mosca, sarebbe interpretata come una mancanza di volontà reale da parte dell'Ucraina di trovare una soluzione pacifica al conflitto.

Questa posizione irrigidita da parte di Mosca getta un'ombra pesante sulle già fragili speranze di una rapida de-escalation. La richiesta di uno scambio così massiccio di prigionieri appare ambiziosa, considerando le difficoltà logistiche e politiche che un'operazione di questa portata comporterebbe. Inoltre, non è chiaro quale sia la composizione esatta dei mille prigionieri richiesti da Mosca e se Kiev sia in grado di soddisfare questa richiesta.

La comunità internazionale osserva con preoccupazione l'evolversi della situazione. L'invio di segnali contrastanti da parte delle due parti in conflitto complica ulteriormente gli sforzi diplomatici per la mediazione. Alcuni analisti temono che questa nuova condizione posta da Mosca possa rallentare ulteriormente il processo di pace, aumentando il rischio di una prolungata instabilità nella regione.

Intanto, sul campo di battaglia la situazione resta tesa, con sporadici scontri a fuoco e continui bombardamenti. La mancanza di progressi significativi sul fronte diplomatico alimenta timori di un'escalation del conflitto. La palla ora è nel campo di Kiev: la risposta dell'Ucraina a questa richiesta di Mosca sarà decisiva per il futuro del processo negoziale e per le sorti della popolazione colpita dalla guerra.

L'opinione pubblica internazionale attende con ansia ulteriori sviluppi.

(17-05-2025 12:01)