Armi a lungo raggio per Kiev: la richiesta di Merz sul conflitto Ucraina-Russia

Zelensky propone vertice a tre, Trump minaccia Putin: la situazione in Ucraina
Zelensky lancia una proposta sorprendente: un vertice a tre con Putin e Trump per cercare una soluzione alla crisi ucraina. La notizia, riportata da diverse fonti internazionali, ha immediatamente acceso il dibattito globale. Il Presidente ucraino, in un'intervista rilasciata a un importante network internazionale, si è detto pronto a sedersi al tavolo delle trattative con entrambi i leader, auspicando una mediazione che possa portare alla fine delle ostilità."Credo che un dialogo diretto, anche se difficile, sia fondamentale per trovare una via d'uscita da questa guerra. Putin e Trump, pur con le loro differenze, potrebbero avere un ruolo chiave in questo processo", ha dichiarato Zelensky.
Dal Cremlino, invece, per ora arriva una risposta fredda. "I nostri interessi nazionali sono sopra a tutto", ha dichiarato un portavoce, senza entrare nel merito della proposta ucraina. La posizione del governo russo appare dunque ferma e poco propensa a concessioni.
Intanto, il Ministro degli Esteri russo Lavrov ha affermato che presto verrà fissata la data dei nuovi colloqui, specificando che la sede scelta dovrà essere adatta ad entrambi i paesi. Nessun dettaglio ulteriore è stato però rivelato.
Un'ulteriore incognita è rappresentata dall'atteggiamento di Trump. Secondo il Wall Street Journal, l'ex presidente americano avrebbe minacciato Putin con pesanti sanzioni, affermando che "sta giocando col fuoco". Questa dichiarazione, se confermata, potrebbe influenzare significativamente la dinamica della crisi.
In Italia, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha espresso un diverso punto di vista, ribadendo la necessità di una soluzione diplomatica e sottolineando l'importanza di un dialogo costruttivo con Mosca.
Sul fronte europeo, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha ribadito l'importanza del sostegno all'Ucraina e ha sottolineato la necessità di fornire a Kiev armi a lungo raggio. "Vogliamo che Kiev abbia gli strumenti necessari per difendersi", ha affermato Tajani, ribadendo il sostegno dell'Unione Europea all'Ucraina. L'invio di armi a lungo raggio rappresenta un punto cruciale del dibattito in corso, che vede contrapposte le posizioni di chi auspica una rapida escalation e chi invece predilige un approccio più cauto. La situazione rimane dunque altamente volatile e ricca di incertezze.
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