Ucraina: Berlino favorevole a missili a lungo raggio a Kiev. Gli aggiornamenti dal fronte russo-ucraino.
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Zelensky apre al dialogo: "Trilaterale con Putin e Trump possibile". Lavrov annuncia: "Colloqui imminenti in sede neutrale"
La situazione in Ucraina si fa sempre più complessa, ma spiragli di dialogo sembrano aprirsi nelle ultime ore. Volodymyr Zelensky ha espresso la sua disponibilità a partecipare a un incontro trilaterale che coinvolgerebbe anche Vladimir Putin e Donald Trump, una mossa che potrebbe rappresentare una svolta nel tentativo di trovare una soluzione diplomatica al conflitto.
Parallelamente, il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha dichiarato che la data per nuovi colloqui è in via di definizione, sottolineando l'importanza di individuare una "sede adatta ad entrambi" i leader. Questa dichiarazione giunge in un momento di forte tensione, con accuse reciproche e preoccupazioni crescenti per l'escalation del conflitto.
Secondo indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal, Donald Trump avrebbe espresso preoccupazione per la condotta di Vladimir Putin, definendola un "gioco col fuoco". Sempre secondo il quotidiano americano, l'ex presidente americano non escluderebbe l'imposizione di nuove sanzioni contro Mosca. Il Cremlino, in risposta, ha ribadito che i propri "interessi nazionali sono sopra a tutto".
Intanto, dalla Germania, Friedrich Merz, leader della CDU, si è espresso a favore dell'invio di armi a lungo raggio a Kiev, sottolineando la necessità di sostenere l'Ucraina nella sua difesa. La discussione sull'invio di armamenti continua a dividere l'opinione pubblica e politica, evidenziando la complessità della situazione internazionale.
Resta alta la tensione, ma le aperture al dialogo, seppur timide, rappresentano un barlume di speranza in un contesto internazionale sempre più incerto. Il futuro dell'Ucraina e delle relazioni tra Russia e Occidente dipenderà dalle prossime mosse dei leader coinvolti.
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