Crisi alimentare a Gaza: Israele blocca gli aiuti umanitari

Gaza: Humanitarian Foundation blocca aiuti, 24 ore di "ristrutturazione" dopo 100 morti
Scandalo a Gaza: mentre la guerra infuria e il bilancio delle vittime sale vertiginosamente, la Humanitarian Foundation, una delle principali organizzazioni che forniscono aiuti umanitari nella Striscia, annuncia la chiusura di tutti i suoi centri di distribuzione per 24 ore. La motivazione ufficiale? "Lavori di ristrutturazione per migliorare la logistica e accogliere un maggior numero di persone". La decisione, comunicata ieri sera, ha suscitato indignazione e proteste tra la popolazione già allo stremo, con centinaia di persone che si sono riversate nelle strade di Gaza City per chiedere spiegazioni.
La situazione sul terreno è drammatica. Con oltre cento morti registrati nell'ultima settimana e le infrastrutture sanitarie al collasso, la sospensione degli aiuti, anche se temporanea, rappresenta un duro colpo per la popolazione civile. Testimonianze raccolte da diversi operatori umanitari sul posto riferiscono di una disperazione crescente, con famiglie che lottano per trovare cibo e acqua potabile. L'accesso ai centri medici è ulteriormente ostacolato dalla situazione di guerra e dall'intensificazione dei combattimenti.
Intanto, l’esercito israeliano (IDF) ha diramato un comunicato stampa, avvertendo la popolazione civile di stare lontana dalle zone di combattimento. "Si tratta di aree ad alto rischio – si legge nel comunicato – e l'accesso è severamente limitato per garantire la sicurezza delle operazioni militari". Questa dichiarazione, tuttavia, fa ben poco per alleviare le preoccupazioni della popolazione, dato che molti centri di distribuzione degli aiuti si trovano in aree considerate "a rischio".
La decisione della Humanitarian Foundation di interrompere le attività per "ristrutturazione" è stata duramente criticata da diverse organizzazioni internazionali e attivisti per i diritti umani, che l'hanno definita "inaccettabile" e "moralmente discutibile" in un momento di così profonda emergenza umanitaria. La mancanza di trasparenza riguardo alle effettive motivazioni dietro questa scelta alimenta ulteriormente le preoccupazioni, sollevando dubbi sull'efficacia e la responsabilità della stessa organizzazione. La richiesta di maggiori informazioni e di una spiegazione dettagliata da parte delle autorità competenti e dell'opinione pubblica internazionale è pressante.
La situazione a Gaza resta critica e richiede un intervento urgente della comunità internazionale. È necessario garantire un accesso immediato e sicuro agli aiuti umanitari per tutti i civili, senza alcuna interruzione, e proteggere la popolazione colpita dal conflitto.
Per rimanere aggiornati sugli sviluppi della situazione in Gaza, è possibile consultare le fonti ufficiali delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie internazionali. ONU
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