Fine corsa per la Uno Bianca: catturato Savi, il capo della banda.

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Uno Bianca: Trent'anni dall'arresto di Roberto Savi, tra fine della caccia e ricerca della verità
Era il 1994 quando la caccia alla banda della Uno Bianca giunse al termine con l'arresto di Roberto Savi, uno dei fratelli poliziotti che capeggiavano l'organizzazione criminale. Un evento che segnò la fine di un'era di terrore per l'Emilia-Romagna, ma che non chiuse il capitolo sulle numerose zone d'ombra e i misteri ancora irrisolti.
Trent'anni dopo, il ricordo delle stragi, delle rapine e degli omicidi compiuti dalla banda è ancora vivo nella memoria collettiva. Ma al di là della cronaca nera, l'arresto di Savi rappresentò l'inizio di una complessa ricerca della verità, un percorso ancora in corso che coinvolge magistrati, familiari delle vittime e la società civile.
Il processo e le successive indagini hanno svelato un quadro inquietante, mettendo in luce il coinvolgimento di appartenenti alle forze dell'ordine in attività criminali. Un elemento che ha alimentato sospetti e interrogativi su eventuali complicità e coperture che potrebbero aver agevolato l'azione della banda per anni.
Oggi, a distanza di tre decenni, l'impegno nel mantenere viva la memoria delle vittime e nel fare piena luce sulla vicenda Uno Bianca resta una priorità. La ricerca della verità è un dovere morale nei confronti di chi ha perso la vita e dei loro cari, ma anche un monito per il futuro, affinché simili tragedie non si ripetano mai più.
La storia della Uno Bianca, con le sue ombre e i suoi silenzi, continua a interrogarci sulla fragilità delle istituzioni e sulla necessità di vigilare costantemente per garantire la legalità e la giustizia.
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