Sbarchi in aumento: l'Italia sollecita l'Ue sulla Libia

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Migranti: l'ombra della ripresa degli sbarchi, l'Italia chiama Haftar

L'incontro al Viminale con il generale Khalifa Haftar segna una svolta nella strategia italiana per il contenimento dei flussi migratori. Mentre quasi si azzerano le partenze dalla Tunisia e dalla Turchia, il governo italiano teme una preoccupante inversione di tendenza con l'arrivo dell'estate. La preoccupazione è palpabile: il rischio di un aumento significativo degli sbarchi è concreto e richiede un intervento immediato a livello europeo.

Per questo, Roma ha richiesto al Consiglio Affari Interni dell'Unione europea di inserire la questione libica all'ordine del giorno della seduta di domani. La visita di Haftar, potente figura militare nella Libia orientale, assume così un'importanza strategica. Si tratta di un segnale chiaro della volontà italiana di affrontare il problema alla radice, cercando una collaborazione con attori chiave sul terreno libico per contrastare le partenze dei migranti.

L'attenzione si concentra sulla possibilità di un rafforzamento della cooperazione con le autorità libiche per il controllo delle coste e il contrasto delle attività dei trafficanti di esseri umani. La situazione è delicata: la stabilità politica in Libia rimane fragile e la presenza di diversi attori con interessi contrastanti rende difficile una soluzione semplice ed efficace. Tuttavia, il governo italiano sembra convinto che un'azione decisa e coordinata a livello europeo sia fondamentale per evitare una nuova emergenza migratoria.

La quasi totale cessazione delle partenze dalla Tunisia e dalla Turchia, seppur positiva, non può far abbassare la guardia. L'estate, con le sue condizioni meteorologiche più favorevoli alla navigazione, potrebbe infatti rappresentare un incentivo per i trafficanti e per chi cerca di raggiungere l'Europa via mare. Da qui l'urgenza di una risposta congiunta dell'UE, che dovrà affrontare non solo l'aspetto della gestione dei flussi migratori, ma anche le complesse dinamiche geopolitiche che caratterizzano la regione del Mediterraneo.

L'invito a Haftar, rappresenta un tentativo di aprire un dialogo con un attore chiave nel contesto libico, ma evidenzia anche le difficoltà di una situazione che richiede una strategia articolata e una forte cooperazione internazionale. Il Consiglio Affari Interni di domani rappresenterà un banco di prova importante per verificare la volontà dell'Europa di affrontare con decisione e unità la sfida migratoria.

Il Ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, ha ribadito più volte l'importanza di una politica migratoria europea basata sulla solidarietà e sulla condivisione delle responsabilità. La speranza è che il dibattito di domani conduca a risultati concreti per prevenire una nuova crisi umanitaria e gestire in modo efficace i flussi migratori.

(12-06-2025 11:51)