Gaza: un inferno senza fine, il racconto di due sopravvissute

Gaza: un inferno senza fine, il racconto di due sopravvissute

L'inferno di Gaza raccontato da Rita Baroud: "Scrivere è tutto ciò che mi rimane"

Un incontro straziante, carico di emozioni a tratti incontenibili. Nella silenziosa sala De Bernardinis dell'Arena del Sole, il nostro inviato Fabio Tonacci ha incontrato Rita Baroud, la giovane giornalista che da mesi, sulle pagine di RepIdee 2025, ci racconta l'orrore della guerra a Gaza. Un incontro a distanza, ma non per questo meno intenso, che ha lasciato un profondo segno.

"Sono salva, ma non intera", ha sussurrato Rita tra le lacrime, le parole appena udibili sopra il silenzio della sala. Le sue parole, cariche di dolore e di una resistenza incredibile, hanno dipinto un quadro agghiacciante della realtà vissuta nella Striscia. Un inferno quotidiano, descritto con un realismo crudo e doloroso, che ha lasciato tutti presenti senza parole.

Fabio Tonacci, con la sua esperienza e la sua capacità di ascolto, ha saputo creare uno spazio di condivisione, permettendo a Rita di raccontare la sua esperienza senza filtri. La giovane giornalista ha descritto la distruzione, la morte, la sofferenza della popolazione civile, ma anche la forza, la speranza e la resistenza di un popolo che lotta per la sopravvivenza. Ha parlato della difficoltà di documentare la realtà, dei rischi che corre quotidianamente, del peso emotivo di essere testimone di tanto dolore.

"Scrivere è tutto ciò che mi rimane", ha ripetuto più volte Rita, sottolineando come la sua penna sia diventata uno strumento di lotta, un modo per dare voce a chi non ce l'ha più, per mantenere viva la memoria delle vittime e per denunciare le ingiustizie. Le sue parole, cariche di umanità e di profonda sofferenza, sono un monito per tutti noi, un appello alla pace e alla solidarietà.

L'incontro tra Fabio Tonacci e Rita Baroud è stato un momento di grande intensità emotiva, un'esperienza che ha lasciato un segno indelebile su tutti i presenti. Un incontro che ci ricorda l'importanza del giornalismo di inchiesta, del coraggio di raccontare le verità scomode, e della necessità di dare voce a chi, troppo spesso, viene silenziato. Un incontro che ci lascia con un profondo senso di ammirazione per la forza e il coraggio di Rita, e con la consapevolezza che la lotta per la pace a Gaza è ancora lunga e difficile.

Seguite le storie di Rita Baroud su RepIdee 2025 per rimanere aggiornati sulla situazione a Gaza.

(13-06-2025 14:13)