Casa galleggiante abusiva sul Ticino: maxi-multa dopo 10 anni

Casa galleggiante abusiva sul Ticino: maxi-multa dopo 10 anni

Maxi multa per casa galleggiante abusiva sul Ticino: 10 anni di illegalità

Una maxi multa si abbatte su due proprietari di una lussuosa casa galleggiante di circa 200 metri quadrati abusivamente costruita sul fiume Ticino. L'imbarcazione, utilizzata come seconda casa per weekend e brevi soggiorni, è rimasta indisturbata per ben dieci anni, sfuggendo ai controlli. La scoperta dell'abuso edilizio ha portato all'irrogazione di una sanzione salata, il cui importo non è ancora stato reso pubblico, ma che si preannuncia considerevole vista la gravità e la durata della violazione.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la struttura, dotata di ogni comfort, non aveva mai ottenuto le necessarie autorizzazioni edilizie. La sua presenza sul fiume, per un periodo di tempo così prolungato, ha sollevato preoccupazioni ambientali e di sicurezza, oltre che ovviamente quelle relative all'abuso edilizio. Le autorità competenti hanno proceduto al sequestro dell'imbarcazione, avviando le procedure per la sua demolizione o, eventualmente, la regolarizzazione a seguito del pagamento di una sanzione e dell'ottenimento dei permessi necessari. La vicenda evidenzia le difficoltà di controllo sul territorio e la necessità di rafforzare i meccanismi di vigilanza per prevenire simili abusi.

L'operazione, condotta dalla Polizia provinciale e dalla Guardia Costiera, rappresenta un segnale forte contro le violazioni urbanistiche e ambientali. La notizia ha suscitato un ampio dibattito pubblico, sollevando questioni sulla tutela del paesaggio fluviale e sull'efficacia dei controlli. Molti cittadini si chiedono come sia stato possibile che una struttura di tali dimensioni sia rimasta impunita per così tanto tempo. Il caso, inoltre, pone l'accento sulla necessità di una maggiore trasparenza e di una più efficace comunicazione tra le istituzioni e la popolazione per prevenire e contrastare simili situazioni. L'iter giudiziario è ancora in corso, ma la sanzione inflitta ai proprietari rappresenta un precedente significativo per casi analoghi.

Si attendono ora sviluppi sulle modalità di demolizione o rimozione della struttura dalla zona protetta del Ticino. L'evento sottolinea l'importanza della legalità e del rispetto delle normative ambientali e urbanistiche, con un invito a tutti i proprietari di immobili a verificare la conformità delle proprie strutture alle leggi vigenti. (link a sito istituzionale sostitutivo).

La vicenda, infine, apre un'ulteriore riflessione sull'equilibrio tra sviluppo turistico e protezione ambientale nelle aree naturali delicate come il corso del Ticino. Una riflessione che necessita di una risposta attenta e responsabile da parte delle istituzioni e di tutti i cittadini.

(17-06-2025 10:10)