Verdone racconta: "Papà, i Beatles e quella rivoluzione a suon di musica"

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Verdone rivive l'emozione di un concerto epocale: "A Roma, con mio padre, travolto dalla Beatlemania"
Roma, 28 giugno 2024 - A quasi sessant'anni da quel memorabile 28 giugno 1965, l'eco della Beatlemania risuona ancora forte, soprattutto nei ricordi di chi ebbe la fortuna di assistere al concerto dei Fab Four al Vigorelli di Milano. Ma anche a Roma, in quell'estate, l'atmosfera era elettrica. Tra la folla in delirio, un giovanissimo Carlo Verdone, accompagnato dal padre, assisteva a uno spettacolo che avrebbe segnato un'epoca.BR"Era un'altra Roma, un altro mondo", racconta Verdone, con gli occhi che brillano di emozione. "Mio padre, Mario Verdone, critico cinematografico, mi portò con sé. Non era esattamente un fan dei Beatles, ma capiva l'importanza del fenomeno. Io, invece, ero già completamente conquistato dalla loro musica."BRL'attore e regista romano ricorda la frenesia, l'isteria collettiva, le urla assordanti che accompagnavano ogni accordo. "Era un'ondata di energia incontenibile. C'erano migliaia di persone, ragazzi e ragazze impazziti per John, Paul, George e Ringo. Fu un'esperienza incredibile, un vero e proprio spartiacque culturale."BRVerdone sottolinea come quel concerto non fosse solo un evento musicale, ma un simbolo di cambiamento, di ribellione, di un nuovo modo di concepire la musica e la cultura giovanile. "Lì, in mezzo a quella folla, ho capito che stava nascendo qualcosa di nuovo. Qualcosa di potente e dirompente. Fu come affacciarsi su un mondo diverso, un mondo che avrei voluto esplorare e raccontare."BRE, in fondo, è quello che Verdone ha fatto nel corso della sua carriera: raccontare l'Italia che cambia, le sue contraddizioni, le sue passioni. E, forse, un po' di quell'energia che lo travolse a Roma, in quel lontano 28 giugno 1965, è ancora presente nei suoi film.
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