Iran: L'ombra del silenzio e la paura della fine.

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Teheran silenziata: La Fuga di una Blogger e il Presagio di Morte nel Nord dell'Iran

"Siamo isolati, completamente tagliati fuori dal mondo." Queste le parole che giungono dal nord dell'Iran, pronunciate da una blogger di Teheran costretta a lasciare la capitale in seguito all'escalation delle tensioni e ai recenti eventi che hanno coinvolto Israele. La testimonianza, raccolta attraverso canali alternativi, dipinge un quadro drammatico di isolamento e paura.

Il blocco di internet, imposto dalle autorità, ha privato la popolazione di ogni accesso all'informazione, rendendo difficile persino comunicare con i propri cari. "È un silenzio assordante, un silenzio che fa più paura delle bombe," confida la blogger, che preferisce rimanere anonima per timore di rappresaglie. "Abbiamo cercato di farci forza, di consolarci a vicenda. Ci siamo riuniti, abbiamo parlato, abbiamo provato a stare insieme come se la nostra sola presenza potesse riempire il vuoto, ma non ci siamo riusciti. La paura è troppo grande."

La fuga verso il nord, inizialmente vista come una possibilità di trovare rifugio e sicurezza, si è trasformata in un'odissea attraverso un paese sempre più incerto. Le strade sono congestionate, i prezzi dei beni di prima necessità sono schizzati alle stelle e la sfiducia regna sovrana. Il futuro, per molti, appare cupo e incerto. Amnesty International ha più volte denunciato la repressione della libertà di espressione in Iran, una situazione che si è ulteriormente aggravata con l'intensificarsi delle tensioni regionali.

"Intorno a noi c'è solo silenzio, un silenzio che sento come un presagio di morte." La voce della blogger trema. La speranza, in questi giorni bui, sembra essere l'unica arma rimasta.

Seguiranno aggiornamenti sulla situazione in Iran.

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(21-06-2025 01:00)