Bova e le chat hot: l'amico accusa Ceretti e punta il dito contro Corona.

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Caso Bova: Indagini a 360 Gradi, Sequestri e Dichiarazioni Shock

La vicenda che coinvolge l'attore Raoul Bova continua a tenere banco. La polizia, in questi giorni, ha ascoltato diversi protagonisti della complessa trama, acquisendo elementi potenzialmente decisivi per la ricostruzione degli eventi. L'attenzione degli inquirenti si è concentrata in particolare sulla diffusione di alcune chat private e sul presunto ruolo di Fabrizio Corona, il cui coinvolgimento sembra essere sempre più centrale.

Nel corso delle perquisizioni, sono stati sequestrati computer, telefoni cellulari e account cloud, nella speranza di trovare ulteriori elementi utili alle indagini. Materiale che potrebbe svelare la provenienza e le modalità di diffusione dei messaggi incriminati.

L'imprenditore Federico Monzino, sentito dagli investigatori, ha dichiarato: "L'ex fotografo aveva già quei messaggi". Affermazione che potrebbe aprire nuovi scenari e indirizzare le indagini verso piste alternative.

Un amico di Ceretti, anch'egli ascoltato dalla polizia, ha rilasciato dichiarazioni sorprendenti: "Voleva diventare famosa con le chat. Corona non si è fermato". Parole che dipingono un quadro controverso e sollevano interrogativi sulle motivazioni dei vari soggetti coinvolti.
Le indagini sono in corso per chiarire ogni aspetto della vicenda e accertare eventuali responsabilità.

Aggiornamenti seguiranno nei prossimi giorni.

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(28-07-2025 01:00)