
Meloni ad Addis Abeba: Sulle accuse Usa e l'Ue, risposte sibilline
Giorgia Meloni, in visita ufficiale ad Addis Abeba, ha risposto in modo sibillino alle domande relative alle accuse di acquisto di armi e gas dagli Stati Uniti e alle critiche dell'Unione Europea sui dazi.La premier, intervenuta in una conferenza stampa durante il suo viaggio in Etiopia, ha dichiarato di non aver avuto contatti con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, in merito alle polemiche in corso.
"Non ho sentito von der Leyen", ha affermato Meloni, mostrando un certo distacco dalle pressioni internazionali. Riguardo alle accuse americane sulla presunta acquisizione di armi e gas, la risposta è stata altrettanto vaga: "Non so ancora a cosa ci si riferisca". Una dichiarazione che lascia spazio a diverse interpretazioni e che non chiarisce la posizione del governo italiano sulla questione.
Il dibattito sui dazi del 15% introdotti dall'UE sulle importazioni di acciaio e alluminio è stato affrontato con un tono più assertivo. Meloni ha riconosciuto la sostenibilità di tale misura, ma ha sottolineato la necessità di "battersi sulle esenzioni". Un appello rivolto all'Unione Europea affinché agisca con maggiore rapidità e decisione: "L’Ue non perda più tempo", ha concluso, evidenziando l'urgenza di affrontare la questione con concretezza.
La scelta di rispondere in modo così evasivo alle accuse degli Stati Uniti, contrapposta a un approccio più deciso sulla questione dei dazi europei, lascia aperta una serie di interrogativi. L'apparente mancanza di comunicazione con von der Leyen e la reticenza sulle presunte forniture di armi e gas americane, aprono un ulteriore capitolo di tensioni tra Italia e Stati Uniti, mentre la posizione più netta sui dazi europei suggerisce una strategia diversa nei confronti delle istituzioni comunitarie.
L'intera vicenda evidenzia la complessità della situazione geopolitica internazionale e le sfide che l'Italia deve affrontare sul fronte delle relazioni internazionali, sia con gli alleati storici che con le istituzioni europee. La visita ad Addis Abeba, pur focalizzata su temi di cooperazione e sviluppo, si è inevitabilmente intrecciata con queste tensioni, lasciando in sospeso diversi punti cruciali e aumentando l'attesa per i prossimi sviluppi.
L'opinione pubblica italiana attende ora maggiori chiarimenti dal governo sulle delicate questioni sollevate, sia per quanto riguarda le relazioni transatlantiche che quelle con l'Unione Europea. La trasparenza e la chiarezza in questi ambiti sono fondamentali per garantire la stabilità politica e la fiducia dei cittadini.
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