Oltre la Guerra Fredda: la deterrenza nucleare subacquea e il rischio di escalation

Oltre la Guerra Fredda: la deterrenza nucleare subacquea e il rischio di escalation

Deterrenza senza freni: la nuova dottrina nucleare USA e il rischio di escalation

La Casa Bianca sta ridefinendo la sua strategia nucleare, allontanandosi dal modello di deterrenza graduale consolidatosi durante la Guerra Fredda. Questa nuova impostazione, che sta suscitando preoccupazioni a livello globale, sembra puntare su una maggiore flessibilità e una minore prevedibilità nell'utilizzo delle armi atomiche, con particolare riferimento all'impiego dei sottomarini nucleari.

Per decenni, la dottrina nucleare americana si è basata su un approccio cauto e graduale, con l'obiettivo di scoraggiare l'aggressione tramite una risposta proporzionata. Questa strategia prevedeva una escalation controllata, con una chiara catena di comando e una serie di misure di deterrenza, prima di arrivare all'opzione finale dell'utilizzo di armi nucleari.

Oggi, però, sembra prevalere una visione diversa. La crescente minaccia rappresentata da potenze come la Russia e la Cina, e la percezione di un mondo meno stabile e più imprevedibile, stanno portando gli Stati Uniti a considerare opzioni più aggressive. La flessibilità nella risposta nucleare, invocata da alcuni analisti come necessaria per fronteggiare scenari complessi, rischia di generare un pericoloso effetto domino. L'incertezza sulle modalità di risposta in caso di attacco, anche non nucleare, può infatti abbassare la soglia di intervento, aumentando significativamente il rischio di una escalation incontrollata.

L'utilizzo dei sottomarini nucleari, con la loro capacità di lanciare missili balistici da posizioni imprevedibili, rappresenta un elemento chiave di questa nuova strategia. Questa maggiore capacità di proiezione di potenza, unita ad una minore trasparenza sulle procedure di utilizzo delle armi, rende la deterrenza americana più difficile da valutare e da prevedere dagli altri attori internazionali. Tale opacità aumenta il rischio di errori di calcolo e di reazioni sproporzionate.

La comunità internazionale esprime forti preoccupazioni. La corsa agli armamenti, già in atto, potrebbe accelerare ulteriormente, con conseguenze devastanti per la sicurezza globale. È fondamentale che gli Stati Uniti riconsiderino attentamente la propria strategia, privilegiando un approccio alla deterrenza che sia sia efficace che prevedibile, evitando di alimentare una spirale di sfiducia e di tensione che potrebbe portare a conseguenze catastrofiche. L'obiettivo dovrebbe essere quello di mantenere la pace, non di rischiare di scatenare una guerra nucleare.

Si attende una presa di posizione più chiara da parte della comunità internazionale per promuovere il dialogo e cercare soluzioni diplomatiche capaci di mitigare i rischi di questa nuova, pericolosa, dottrina nucleare.

(02-08-2025 01:01)