Mosca nel mirino di Trump, che avverte: "Putin non si piega". Ucraina, giro di vite contro la corruzione.

Tensione alle Stelle: Bielorussia al Centro di un Nuovo Braccio di Ferro
Washington, 16 Ottobre - La situazione in Bielorussia si fa sempre più incandescente. Dopo l'annuncio del Cremlino riguardo all'imminente dispiegamento dei sistemi missilistici Oreshnik sul suolo bielorusso entro la fine dell'anno, la Casa Bianca ha risposto con fermezza, ribadendo l'ultimatum dell'8 agosto e inviando l'inviato speciale Jonathan Witkoff in missione diplomatica d'urgenza.
L'amministrazione Biden, tramite un comunicato stampa ufficiale, ha espresso profonda preoccupazione per la crescente influenza russa nella regione e ha avvertito Mosca di "gravi conseguenze" qualora la mossa venisse interpretata come un'escalation destabilizzante. "Non tollereremo interferenze nel processo democratico bielorusso e sosterremo il diritto del popolo bielorusso di scegliere il proprio futuro," recita la dichiarazione.
Nel frattempo, l'ex Presidente Donald Trump ha rilasciato una dichiarazione a sorpresa, annunciando di star preparando nuove sanzioni economiche contro la Russia, pur definendo Vladimir Putin "un osso duro". "Bisogna parlare con Putin con il linguaggio della forza," ha affermato Trump. La mossa di Trump potrebbe complicare ulteriormente gli sforzi diplomatici in corso.
A Kiev, la situazione interna è tutt'altro che tranquilla. Le autorità ucraine hanno lanciato una vasta retata anti-corruzione, arrestando diversi funzionari governativi di alto rango accusati di malversazione e abuso di potere. L'operazione, condotta in collaborazione con agenzie internazionali, mira a rafforzare la credibilità del governo ucraino in vista dei negoziati per l'adesione all'Unione Europea. Il presidente Zelensky, in un discorso televisivo, ha promesso tolleranza zero verso la corruzione e ha ribadito l'impegno del suo governo a costruire un paese "trasparente e democratico".
La missione di Witkoff si preannuncia complessa, in un contesto geopolitico estremamente fragile e in rapida evoluzione. Resta da vedere se le pressioni diplomatiche e le minacce di sanzioni riusciranno a dissuadere il Cremlino dai suoi piani e ad evitare un'ulteriore escalation della crisi. L'attenzione del mondo è ora concentrata sulla Bielorussia, in attesa di sviluppi che potrebbero avere conseguenze significative per la stabilità regionale e globale.
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