Raoul Bova registra "occhi spaccanti" come marchio. L'avvocato: "Così ne blocchiamo l'uso".

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Guerra legale all'audio-ricatto: Lo studio Bernardini De Pace blinda i messaggi vocali, Bova protegge "occhi spaccanti"

La battaglia contro la diffusione incontrollata di messaggi vocali privati, diventati presunte armi di ricatto nel mondo del gossip, si fa sempre più intensa. Lo studio legale Bernardini De Pace, noto per la sua esperienza nel diritto di famiglia, ha annunciato una strategia inedita: chiunque vorrà utilizzare i messaggi vocali assistiti dallo studio, dovrà preventivamente chiederne il permesso. Una mossa che punta a tutelare la privacy e a disinnescare la spirale di condivisioni non autorizzate che spesso sfociano in vere e proprie guerre mediatiche.BRBRParallelamente, l'attore Raoul Bova ha compiuto un passo significativo per proteggere la frase "occhi spaccanti", diventata un suo tratto distintivo. L'attore ha depositato il marchio presso l'ufficio competente. "L'obiettivo è stoppare la diffusione e l'utilizzo improprio della frase", ha spiegato il suo legale. Un'azione legale che mira a salvaguardare l'immagine e la proprietà intellettuale dell'attore, impedendo che la frase venga sfruttata a fini commerciali o denigratori.BRBRQueste iniziative legali rappresentano un segnale forte in un'epoca in cui la comunicazione digitale, pur offrendo immense opportunità, solleva anche delicate questioni legate alla privacy e alla tutela dell'immagine. La posta in gioco è alta: difendere la riservatezza e contrastare la gogna mediatica alimentata dalla diffusione incontrollata di contenuti privati.```

(13-08-2025 21:00)