Ecco un possibile titolo: **Bagliori da Gaza: lo sguardo dal sud di Israele**

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Mentre cresce il bilancio delle vittime, la diplomazia internazionale tenta una tregua tra bombe e carestia - Le esplosioni a Gaza viste dal Sud di Israele
ASHKELON, Israele – Il cielo sopra Ashkelon, normalmente un azzurro intenso, è squarciato dal bagliore sinistro dei razzi provenienti da Gaza. La sirena d'allarme, un ululato straziante, interrompe la routine quotidiana, costringendo i residenti a cercare rifugio nei bunker.
"È una situazione insostenibile," racconta Sarah Levi, una residente di Ashkelon, mentre si stringe nella sua giacca, nonostante il caldo afoso. "Ogni giorno viviamo nella paura. Sentiamo le esplosioni, vediamo il fumo. È terribile sapere che dall'altra parte, a Gaza, la situazione è ancora peggiore."
Le testimonianze raccolte nel Sud di Israele dipingono un quadro di resilienza sotto assedio. Molti, pur esprimendo solidarietà per la popolazione civile di Gaza, sottolineano il loro diritto alla sicurezza. "Vogliamo la pace, certo," afferma David Cohen, proprietario di un negozio di alimentari a Sderot, "ma non possiamo vivere costantemente sotto la minaccia dei razzi. Serve una soluzione duratura."
Nel frattempo, la diplomazia internazionale è in fermento. Fonti vicine ai negoziati indicano che Egitto e Qatar stanno intensificando gli sforzi per mediare un cessate il fuoco. L'obiettivo è quello di fermare le ostilità e garantire l'accesso agli aiuti umanitari, cruciali per alleviare la grave crisi alimentare che affligge Gaza. La situazione è complessa e volatile, ma la speranza di una tregua rimane accesa, seppur flebile, tra le bombe e la disperazione.
Le Nazioni Unite hanno lanciato un appello urgente per lo stanziamento di fondi immediati, al fine di fornire assistenza medica e alimentare alla popolazione di Gaza. L'UNRWA, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, è al collasso. Leggi il briefing all'UNSC
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