Cittadina modenese disabile e muta: rinvio della cittadinanza.

Cittadina modenese disabile e muta: rinvio della cittadinanza.

Cittadinitanza negata: il calvario di un giovane disabile a Modena

Un caso sconcertante scuote Modena: un diciottenne nato in Italia da genitori brasiliani si trova bloccato in un limbo burocratico che rischia di prolungarsi per altri 2-3 anni. La ragione? L'impossibilità, data la sua disabilità e l'incapacità di parola, di esprimere formalmente la volontà di acquisire la cittadinanza italiana.

Il giovane, di 18 anni, vive a Modena con la sua famiglia. A causa della sua disabilità, non può comunicare verbalmente la sua volontà di ottenere la cittadinanza italiana, requisito fondamentale per l'iter previsto dal Comune. Questa situazione paradossale lo condanna a un'attesa estenuante, lasciando la sua famiglia in una condizione di incertezza e frustrazione.

L'assenza di una via alternativa per dimostrare la volontà del giovane rappresenta un ostacolo insormontabile per l'amministrazione comunale. La burocrazia, in questo caso, sembra diventare un muro invalicabile per chi, per motivi di salute, non può esprimere le proprie intenzioni nel modo tradizionale. Il caso solleva interrogativi importanti sul sistema di concessione della cittadinanza e sulla necessità di prevedere soluzioni alternative per persone con disabilità gravi che impediscono loro di comunicare verbalmente.

La famiglia si sta battendo per trovare una soluzione, cercando supporto legale e sperando in un intervento che sblocchi la situazione. L'auspicio è che si trovi una strada, magari attraverso perizie mediche o testimonianze, che possa comprovare inequivocabilmente la volontà del giovane di diventare cittadino italiano.

L'attesa di 2-3 anni rappresenta un periodo di tempo significativo, ricco di implicazioni per il futuro del giovane. L'accesso a servizi, opportunità lavorative e integrazione sociale rischiano di essere compromessi da questa situazione di stallo. È una situazione che mette in luce le falle di un sistema che, in teoria, dovrebbe garantire pari opportunità a tutti i cittadini, indipendentemente dalle loro condizioni di salute.

La storia di questo giovane evidenzia la necessità di una maggiore attenzione e sensibilità verso le persone con disabilità, assicurando che le procedure burocratiche siano accessibili a tutti, senza discriminazioni. È fondamentale che le istituzioni trovino soluzioni concrete ed efficaci per evitare che simili situazioni si ripetano in futuro. Speriamo che questo caso possa stimolare una riflessione approfondita sull'argomento e portare a cambiamenti positivi nel sistema.

Contatteremo le autorità locali per un commento ufficiale sulla vicenda.

(06-06-2025 12:12)