**California: Newsom accusa, "Settecento marines? Un'ombra autoritaria sul Golden State."**

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California, si infiamma la protesta: Governatore Newsom contro l'invio dei Marines
Sacramento, California - La tensione è palpabile in California dopo l'arrivo di settecento Marines inviati per, secondo fonti governative federali, "ristabilire l'ordine" in seguito alle crescenti proteste pro-migranti che hanno paralizzato diverse città dello stato. La decisione, bollata come "eccessiva e autoritaria" dal Governatore Gavin Newsom, ha scatenato un'ondata di indignazione e paura.
"La nostra democrazia è sotto attacco," ha tuonato Newsom in una conferenza stampa straordinaria, trasmessa in diretta sui principali canali televisivi. "L'invio di truppe per reprimere manifestazioni pacifiche rappresenta una deriva autoritaria inaccettabile. La California non si piegherà alle intimidazioni."
Le proteste, che si sono intensificate nelle ultime settimane, sono una risposta alle nuove politiche migratorie federali, considerate restrittive e disumane da molti attivisti e cittadini californiani. L'arrivo dei Marines, interpretato come una minaccia diretta alla libertà di espressione, ha ulteriormente esacerbato gli animi.
Fonti interne al governo statale rivelano che Newsom sta valutando diverse opzioni legali per contrastare la decisione del governo federale, inclusa una possibile impugnazione davanti alla Corte Suprema. La situazione è in rapida evoluzione e il rischio di scontri tra manifestanti e forze dell'ordine è elevato.
L'intervento dell'ACLU (American Civil Liberties Union) della California è stato immediato. La potente associazione per la difesa dei diritti civili ha annunciato azioni legali a tutela del diritto di manifestare pacificamente.
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