Egitto: repressione della Marcia per Gaza, 15 italiani bloccati e rispediti in Italia.

Egitto: repressione della Marcia per Gaza, 15 italiani bloccati e rispediti in Italia.

Egitto blocca la Marcia per Gaza: 15 italiani tra i fermati e espulsi

Il tentativo di raggiungere la Striscia di Gaza attraverso il valico di Rafah è stato stroncato dalle autorità egiziane. Decine di attivisti internazionali, tra cui 15 cittadini italiani, sono stati intercettati all'ingresso o rintracciati al Cairo. Secondo le testimonianze raccolte, si parla di vere e proprie deportazioni, con un trattamento che alcuni definiscono illegale e intimidatorio. La notizia giunge mentre una delegazione tunisina, composta da oltre duemila persone, si prepara ad arrivare al confine con la Libia nella notte. L'Egitto ha categoricamente negato il permesso per la "Marcia per Gaza", impedendo qualsiasi forma di attraversamento.

"Siamo stati fermati senza spiegazioni, trattati con durezza e poi deportati", racconta un attivista italiano raggiunto telefonicamente. La situazione è tesa: le autorità egiziane hanno intensificato i controlli nei pressi del confine, bloccando qualsiasi tentativo di raggiungere Gaza via terra. Le motivazioni ufficiali del blocco restano vaghe, ma la scelta appare strettamente legata alle complicate relazioni geopolitiche tra Egitto, Israele e i territori palestinesi. La repressione della protesta internazionale solleva preoccupazioni sulle libertà civili e il diritto di manifestare.

La delegazione tunisina, pur non avendo ancora raggiunto il confine egiziano, rappresenta un ulteriore elemento di tensione. Il loro arrivo, previsto per stanotte, potrebbe essere anch'esso ostacolato dalle autorità. La presenza di un così vasto numero di persone, intenzionate a raggiungere Gaza per esprimere solidarietà con la popolazione palestinese, rappresenta una sfida significativa per il governo egiziano.

Gli attivisti italiani fermati denunciano violazione dei loro diritti e chiedono l'intervento del governo italiano per ottenere giustizia e chiarimenti sulla loro espulsione. La situazione rimane in continuo evolversi, e le prossime ore saranno cruciali per capire le conseguenze di questo duro intervento delle autorità egiziane. La vicenda evidenzia la crescente difficoltà per gli attivisti internazionali di raggiungere la Striscia di Gaza e manifestare solidarietà, sottolineando la complessità del conflitto israelo-palestinese e le pressioni che gravano sul governo egiziano.

Il caso ha destato preoccupazione tra le organizzazioni per i diritti umani che denunciano la mancanza di trasparenza e il ricorso a metodi coercitivi. Seguiremo gli sviluppi della situazione e aggiorneremo con ulteriori informazioni non appena disponibili. L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati monitora da vicino la situazione.

(12-06-2025 12:30)