Graz, il killer silenzioso: musica, armi e un rancore inconfessabile dietro la furia di Artur A.

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Tragedia a Graz: Sette Minuti di Orrore e un Killer Ossessionato
La polizia ha rilasciato nuovi, agghiaccianti dettagli sulla strage avvenuta questa mattina a Graz. Artur A., il giovane responsabile della morte di nove studenti e un'insegnante, sembra aver pianificato meticolosamente l'attacco, trasformando un tranquillo giovedì di scuola in un incubo."Un addestramento ossessivo e un isolamento totale," ha dichiarato il capo della polizia durante una conferenza stampa. "Queste sono le parole chiave che emergono dalle indagini. Artur A. si era esercitato intensamente al poligono di tiro, mostrando una sorprendente abilità con le armi. Testimoni lo descrivono come un tiratore eccezionale."
Ma la bravura nel maneggiare una pistola non è l'unica chiave per comprendere questa tragedia. Gli investigatori hanno evidenziato una profonda asocialità nel profilo del killer. Sembra che Artur A. vivesse in un isolamento quasi totale, con le cuffie sempre addosso e pochissimi contatti sociali.
"Era come se vivesse in un mondo a parte," ha raccontato un vicino di casa. "Lo vedevo spesso andare al poligono. Non parlava mai con nessuno."
Nei soli sette minuti in cui ha scatenato l'inferno, Artur A. ha sparato oltre 40 colpi, un numero spaventoso che testimonia la sua fredda determinazione. La polizia sta ancora indagando sul movente esatto, ma sembra che dietro l'azione ci sia un accumulo di rabbia e frustrazione, un odio covato a lungo e infine esploso in una violenza inaudita. L'attenzione è ora concentrata sul fornire supporto psicologico alle famiglie delle vittime e alla comunità scolastica, sconvolta da questo evento traumatico.```
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