Roma in piazza: folla per la pace e il disarmo.

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ROMA: Migliaia in piazza per "Stop a riarmo e ai genocidi". Spaccatura nel fronte progressista
Due cortei distinti, un unico grido: "No alla guerra, no al riarmo!" La capitale è stata teatro di una massiccia mobilitazione popolare contro l'escalation militare e i conflitti in corso. In prima linea, Movimento Cinque Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra hanno guidato le manifestazioni, portando in piazza migliaia di persone.
La partecipazione è stata significativa, con bandiere arcobaleno e striscioni che invocavano la pace e il disarmo. Molte le voci che si sono levate contro le spese militari, considerate uno spreco di risorse da destinare invece a sanità, istruzione e welfare. "Non possiamo permettere che i nostri soldi vengano utilizzati per alimentare guerre e genocidi", ha dichiarato un portavoce del Movimento Cinque Stelle durante il corteo.
Tuttavia, la compattezza del fronte progressista ha subito un duro colpo. Il Partito Democratico ha scelto di non aderire ufficialmente alle manifestazioni, preferendo mantenere una posizione più defilata. Una decisione che ha suscitato polemiche e alimentato il dibattito interno al partito. Alcuni esponenti del PD hanno espresso pubblicamente il loro dissenso, sottolineando l'importanza di una mobilitazione unitaria contro la guerra.
La scelta del PD, criticata da più parti, ha evidenziato le diverse sensibilità all'interno del centrosinistra sul tema della politica estera e della difesa. Mentre alcune componenti del partito sostengono la necessità di un impegno atlantico e di un rafforzamento delle capacità militari europee, altre invocano un approccio più pacifista e orientato alla diplomazia.
Resta da vedere se questa spaccatura avrà conseguenze sulle future alleanze politiche. Nel frattempo, le manifestazioni di Roma hanno dimostrato che la domanda di pace e disarmo è ancora forte nella società civile italiana.
Per approfondire: Leggi un'analisi delle posizioni dei diversi partiti
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