Gaza: raid su campo profughi, vittime tra i civili.
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Teheran alza la voce: "Il nucleare è orgoglio nazionale". Cresce la tensione con gli USA.
Teheran – La Repubblica Islamica dell'Iran ha ribadito con forza la propria posizione sul programma nucleare, definendolo una questione di orgoglio nazionale. La dichiarazione giunge in un momento di crescente tensione internazionale, con colloqui indiretti con gli Stati Uniti che si sono interrotti e la minaccia di nuove sanzioni che incombe sul paese.
La chiusura, almeno per ora, a un dialogo diretto con Washington complica ulteriormente la situazione, alimentando i timori di una possibile escalation. L'ex presidente Trump, in un'intervista, ha dichiarato che gli Stati Uniti sarebbero "pronti a colpire nuovamente" gli impianti nucleari iraniani se necessario, riaccendendo vecchie paure e suscitando condanne da parte di diversi osservatori internazionali.
Parallelamente, Amnesty International ha chiesto un'indagine immediata per "crimine di guerra" contro Israele, in seguito al bombardamento del carcere di Evin a Teheran. L'organizzazione afferma che le bombe hanno colpito una zona residenziale adiacente alla prigione, mettendo a rischio la vita di numerosi civili. Un portavoce di Amnesty International ha dichiarato: "L'attacco a un carcere, sapendo che al suo interno vi sono civili, potrebbe configurarsi come un crimine di guerra."
Nel frattempo, la situazione tra Israele e Hamas rimane critica. Report recenti indicano che carri armati israeliani hanno sparato contro tende dove dormivano sfollati palestinesi, causando almeno 13 morti. L'incidente ha provocato un'ondata di indignazione a livello globale, con appelli sempre più forti per un cessate il fuoco immediato e la protezione dei civili. Le organizzazioni umanitarie denunciano una situazione catastrofica nella Striscia di Gaza, con la popolazione civile stremata da mesi di conflitto.
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